venerdì 2 agosto 2013

dal giorno 31 al giorno 37
22 luglio - 28 luglio

Kobenhavn! ma prima di arrivare, come farsi mancare una bella caduta sull'asfalto proprio nella mattina in cui richi decide di non mettere i guantini per correggere la sua abbronzatura?!


della giornata c'è poco da dire e meno da fotografare, quindi eccoci direttamente catapultati nella grande capitale danese. il primo impatto è molto forte, la città è bella, molto bella. il sole splende in cielo fino a tardissimo e le persone qui sono belle. esteticamente. davvero, la ragazza più brutta di copenaghen ha posato per una rivista di moda e gli uomini sembrano tutti atleti di triathlon. se vedi qualcuno sotto il metro e ottanta con un po' di pancetta, puoi star sicuro che è un turista. rimaniamo non poco colpiti da questa peculiare caratteristica e passiamo buona parte dei nostri giorni in questa città fermi a guardare donne da sogno passare in bicicletta.




quindi dopo una breve pedalata per il centro, nella quale scopriamo che da queste parti il traffico delle biciclette è altrettanto voluminoso e nervoso di quello automobilistico nostrano (per intenderci, al secondo scampanellìo o ti sposti o scatta una rissa..e guai a suonare senza motivo, o fermrsi nel modo sbagliato..qui la gente si arrabbia davvero solo per queste cose, per il resto, restano imperturbabili statue nordiche, bellissime, altissime abbronzatissime e leggere..) ci dirigiamo alla ricerca del posto di lavoro di elisabeth, ragazza tedesca che ci ospiterà di queste parti. Elisabeth per chi non la conoscesse ha studiato all'università di pollenzo, dove ha avuto la fortuna suo malgrado di conoscere ludovico e di rimanere invischiata nella sua orbita gravitazionale. al momento sta facendo un master, metà a copenaghen e metà a upsala. a dirla tutta la parte danese degli studi è già terminata e lei sta facendo uno stage presso il nordic food lab, ovvero un centro di ricerca sul cibo del nord aperto dal proprietario del Noma. come cos'è il noma? ma dove andate voi al ristorante?!
comunque, quando arriviamo ecco cosa ci troviamo davanti:
una barca, 6 ragazze succintamente vestite che si fanno il bagno e svolazzano per le cucine ridendo e bevendo birre. ed ecco l'effetto che tutto ciò produce sulle nostre stanche ma felici persone!


ed eccovi anche qualche scatto di quello che loro chiamano posto di lavoro ma che a noi sembra più che altro un miraggio! 







i nostri programmi cambiano, alla fine ci fermiamo una settimana intera e praticamente finiamo i soldi che ci sarebbero serviti fino alla fine del viaggio. la città è carissima, ma noi decidiamo di non farci mancare nulla, riparazioni urgenti alle bici che ci fanno spaventare, birre artigianali, kebbab da 6 euro, altre birre artigianali, qualche passaggio da Christiania ed ecco chi i soldi son finiti!
Ma che dire, questa città ci ha conquistato, insieme ovviamente all'incredibile ospitalità che elisabeth ci offre! insomma, non ve la meniamo troppo, è stata una bella settimana e siamo contenti di aver fatto tutto quello che abbiamo fatto, anche se probabilmente questo ci costerà qualche variazione sul percorso.



 ci riposiamo e ci godiamo la casa
ci riposiamo e ci godiamo la città e i suoi canali

 scopriamo meravigliosi caffè universitari dove gira Kind of Blue e le pareti sono ricoperte di libri antichi

 diventiamo subito amici con la padrona di casa di elisabeth, che vive al piano di sotto e che non è abituata ad avere ospiti, così una bella mattina, mentre noi ci alziamo di nuon'ora verso mezzogiorno, ci piomba in camera chiedendoci che stracacchio ci facciamo ancora in casa sua. ma non c'è da preoccuparsi, perchè la sera stessa rompiamo definitivamente il ghiaccio entrando in casa e facendo scattare l'allarme mentre lei e elisabeth sono a cena fuori. da li in poi facciamo in modo di non incrociare più questa donna, peraltro, famosa chef danese.


Di christiania, piccola città stato tollerata, nel cuore della grande Copenaghen abbiamo poche foto, essendo vietato farne. diciamo che l'atmosfera è bella e rilassata, anche se l'utopia che l'ha animata anni or sono sembra aver lasciato spazio al turismo dei giovani attratti dalla sua green light district e delle famiglie incuriosite dalle architetture originali e dalle facce sorridenti.





altro fatto degno di nota: il vecchio cimitero della città.
qui a differenza di come siamo abituati noi il parco del cimitero non è un posto sterile ma "vivo". qui vengono a prendere il sole, a leggere e fare barbecue. ci adattiamo agli usi locali e ci abbronziamo vicino alla tomba dell'amato Kierkegaard!


 manca tanto di questi sette giorni, ma ovviamente non ci può stare tutto, probabilmente queste poche righe non rendono bene l'idea di quanto ci sia piaciuto stare quassù!
e per non farci mancare nulla, l'ultimo giorno insieme a Ben, giovane promessa della cucina internazionale, forse prossimo a salpare per 2 anni intorno all'artico, con l'unica barca in legno in grado di sopportare la traversata, come cuoco-ricercatore, a un ragazzo dal nome impronunciabile pupillo del regista lars von trier, un avvocato jazzista direttamente da londra, un'attrice laureata in matematica (!) e la nostra bella elisabeth affittiamo due barche per un pomeriggio nei canali!


 ben sarà anche un bravo cuoco, ma è un pessimo pilota e con lui alla guida andiamo addosso ad una delle statue sommerse. scappiamo a gambe levate e ancora oggi ignoriamo l'entità del danno al monumento cittadino!










la giornata finisce, così come la settimana. elisabeth domani parte per l'irlanda e deve portare via tutta la sua roba e pulire tutta la casa. ci aspetta una serata divertente! e domani..sveglia alle 5!
si finisce di sistemare e poi saluteremo Copenaghen e ci rimetteremo in sella!
a pensarci non ci sembra vero di essere arrivati fin quassù (2250 km) in bicicletta e non ci sembra nemmeno più vero pensare di dover continuare..ormai le nostre gambe si erano assuefatte all'idea della routine cittadina, alla comodità di un letto e di una cucina.
ma il viaggio continua!

1 commento:

  1. decisamente il miglior post finora... ho riso tantissimo e mi ha quasi consolato dal dover passare agosto in questa terribile afa :-)

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